Un Nuovo studio cinese sul danno del fumo negli impianti, (in letteratura non si contano più), ha messo in confronto la stabilità in 12 settimane e ha notato che quest’ ultima non si è modificata , tranne che nella lentezza dell’osteointegrazione. Ma questo in Europa e negli USA era ben noto già da tempo, in realtà cosa c’è di nuovo? (Nulla).
Lo studio, intitolato “Effect of heavy smoking on dental implants placed in male patients posterior mandibles: A prospective clinical study”, è stato condotto dai ricercatori del First Affiliated Hospital dell’Università di Xi’an Jiaotong in Cina. I risultati sono stati pubblicati sul numero di dicembre 2016 del Journal of Oral Implantology. ( Da dove prendiamo spunto)
La ricerca ha confermato quello che già si sapeva, ha ridimostrato che il fumo può condizionare negativamente l’integrazione tra impianto e osso. Il Fumo influenzerà sempre il processo di guarigione osseo e paradontale , quindi ritardo nell’osteointegrazione , e nella cicatrizzazione. Evitare il carico immediato è ancora più imperativo!
La ricerca si è basata sull’uso di impianti noti e di conusciuta marca. I 45 impianti, sono stati inseriti nelle mandibole posteriori parzialmente edentule di 32 pazienti di sesso maschile, di cui 16 erano forti fumatori e 16 non fumatori. La stabilità dell’impianto e la risposta sui tessuti perimplantari sono state valutate alla 3, 4, 6, 8 e 12 settimana dell’inserimento.
Tutti i due gruppi hanno raggiunto l’osteointegrazione alla fine della 12 settimana, con differenze di guarigione ossea e mucogengivale completamente rallentata rispetto alla categoria dei non fumatori. In più i fumatori hanno evidenziato l’insorgenza di tasche paradontali, e di non completa osteointegrazione a livello del collo degli impianti inseriti sino alla zona crestale ossea. Stranamente in questo studio sembra che il fumo non abbia avuto alcun effetto sulla formazione di placca e il sanguinamento sulculare.
Concludendo i ricercatori cinesi, raccomandano di modificare il piano terapeutico nei forti fumatori, allungando i tempi di carico, e monitorare costantemente l’igiene orale ed eventuali insorgenze di perimplantiti nel tempo.
Secondo la nostra deduzione di operatori , questo studio non scopre niente di nuovo, ma conferma quello che sin dai tempi di Branemark, si diceva al paziente; Fumo, Diabete ,e Scarsa Igiene, nuoceranno sempre agli impianti e per questo, devono essere trattati e monitorati nel tempo diversamente.
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